Autore: francesco - Pubblicato il 22 novembre 2009
[A] Sul significato della contabilità in “partita provvisoria” e sulla sussistenza o meno di un onere dell’appaltatore di iscrivere comunque tempestiva riserva. [B] Sulla sottoscrizione dell'atto di sottomissione da parte dell’appaltatore e sugli effetti riguardo ad eventuali lavori extracontrattuali. [C] Le prestazioni in economia, per loro natura, devono essere espressamente e formalmente ordinate dal Direttore dei Lavori. [D] Sulle azioni che spettano all’impresa nel caso in cui gli oneri della sicurezza quantificati nel bando di gara si rilevino inadeguati rispetto ai lavori e sui conseguenti effetti in termini di tempestività delle riserve. [E] Sui presupposti che devono sussistere affinché all’appaltatore possa essere riconosciuto l’equo compenso, anche nel caso in cui le quantità dei vari gruppi di lavorazioni omogenee siano variate in misura superiore ad un quinto. [F] Sulla possibilità o meno di tener conto degli ordini di variazione o incremento dei lavori disposti verbalmente dal direttore lavori. [G] Sui limitati casi e sulle modalità mediante le quali è consentito liquidare all’appaltatore le maggiori lavorazioni eseguite unilateralmente. [H] Sul certificato di collaudo e sulla possibilità o meno che il collegio arbitrale ne tenga conto ai fini dell’accertamento della responsabilità dell'appaltatore per vizi e difformità dell'opera. [I] Gli interessi per il risarcimento del danno devono essere calcolati facendo applicazione del saggio legale e non secondo la misura di cui all'art. 5 del d.lgs. n. 231/2002
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